Una personale
interpretazioneinterpretazione dell'Alpinismo
...e della vita in montagna.
LE AVVENTURE DI FRANCO NICOLINI
I concatenamenti
Una via di arrampicata è il concatenamento di molti movimenti. Gli occhi leggono le strutture della roccia. Il corpo passa da un appiglio all'altro, da un appoggio all'altro, e sale verso l'alto. Se si sale legati, un tiro di corda si concatena all'altro e l'insieme dei tiri o lunghezze di corda costituisce la " via".
LE AVVENTURE DI FRANCO NICOLINI
I concatenamenti
Una via di arrampicata è il concatenamento di molti movimenti. Gli occhi leggono le strutture della roccia. Il corpo passa da un appiglio all'altro, da un appoggio all'altro, e sale verso l'alto. Se si sale legati, un tiro di corda si concatena all'altro e l'insieme dei tiri o lunghezze di corda costituisce la " via".
Agli inizi, la voglia di concatenare, di scendere e risalire oppure di avventurarsi per una cresta che unisce più cime, è avvenuta probabilmente in modo spontaneo e non programmato, come quando si è veloci, si ha tempo davanti e si ha molta energia e passione per intraprenderne un'altra salita. Negli ultimi decenni gli alpinisti di punta si sono spesso dedicati al concatenamento di più cime in uno stesso giorno o in più giorni. E' una delle naturali forme di evoluzione dello sport alpinismo: i confini vengono spostati sempre più avanti in termini sia di difficoltà di una salita che di lunghezza della prestazione, collegando più cime.
Concatenare è uno dei motivi nobili perché sinonimo di libertà, di passione, di entusiasmo, di energia e di ricerca dei propri limiti personali.
Domandarsi: "perchè i concatenamenti?" equivale a domandarsi: "perchè scaliamo?".
Domandarsi: "perchè i concatenamenti?" equivale a domandarsi: "perchè scaliamo?".
Agli inizi, la voglia di concatenare, di scendere e risalire oppure di avventurarsi per una cresta che unisce più cime, è avvenuta probabilmente in modo spontaneo e non programmato, come quando si è veloci, si ha tempo davanti e si ha molta energia e passione per intraprenderne un'altra salita. Negli ultimi decenni gli alpinisti di punta si sono spesso dedicati al concatenamento di più cime in uno stesso giorno o in più giorni. E' una delle naturali forme di evoluzione dello sport alpinismo: i confini vengono spostati sempre più avanti in termini sia di difficoltà di una salita che di lunghezza della prestazione, collegando più cime.
Concatenare è uno dei motivi nobili perché sinonimo di libertà, di passione, di entusiasmo, di energia e di ricerca dei propri limiti personali.
La preparazione
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/04/ico_idea.png)
L'idea
La genesi di tutte le avventure è la “curiosità sportiva”: vedere molte cime in poco tempo, testare il fisico e mettere a dura prova la mente. Scoprire i propri limiti psicofisici e la propria tolleranza allo stress nell’ambiente di montagna. In poche parole, l’idea nasce sempre dalla SFIDA.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_ascensioni.png)
La pianificazione
Durante la pianificazione di una impresa, la competitività spinge gli alpinisti verso tre direzioni:
1) aumento della difficoltà pura;
2) aumento della quantità delle prestazioni come, ad esempio, la lunghezza del percorso ovvero il numero di cime collegate;
3) aumento della velocità.
In fase di ideazione questi sono anche gli elementi basilari che vengono presi in considerazione nella scelta dell’impresa.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/04/ico_imprevisti.png)
Gli imprevisti
Il comun divisore di tutte spedizioni portate a termine è stata la discrepanza tra la pianificazione degli eventi e l’attuale realizzazione dell’impresa. Ed è proprio nella gestione dell’imprevisto, nella ricerca dell’alternativa, nella valutazione del rischio che si forgia l’avventura.
Le avventure
Ogni avventura mette alla prova le incredibili potenzialità del fisico e le debolezze della mente.
Per Franco Nicolini il filo conduttore che lega le sue avventure è la grande soddisfazione, sia sportiva che mentale, della conoscenza di sé stesso e delle montagne che ha percorso. Un veloce concatenamento, infatti, è per lui paragonabile ad un intenso viaggio nello spazio dei luoghi della sua passione, fatto con i muscoli, ma anche con il "cuore".
Ogni avventura mette alla prova le incredibili potenzialità del fisico e le debolezze della mente.
Per Franco Nicolini il filo conduttore che lega le sue avventure è la grande soddisfazione, sia sportiva che mentale, della conoscenza di sé stesso e delle montagne che ha percorso. Un veloce concatenamento, infatti, è per lui paragonabile ad un intenso viaggio nello spazio dei luoghi della sua passione, fatto con i muscoli, ma anche con il "cuore".
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
1989
VIA DOLOMIEU - Il concatenamento di 13 cime della catena centrale del Brenta in 13 ore e 30 minuti.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
2002
CHO-OYU SPRINT - Prima salita veloce (senza ossigeno o portatori) ad uno dei 14 ottomila della Terra. Dopo circa 20 giorni di acclimamento al campo base Franco parte di notte, dal campo base al campo due in sole quattro ore e mezza. Dopo una sosta in condizioni meteo proibitive, parte alle 6.30 per la vetta che raggiunge alle 13.30 e a sera torna al campo base.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
2005
BROAD PEAK NON STOP - Ascesa ad un ottomila senza portatori per l'alta quota, senza ossigeno, senza campi intermedi e, soprattutto, nell'arco delle 24 ore.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
2007
DOLOMITI 106 - PRIMA ASSOLUTA - Il concatenamento delle 106 vette dei "tremila" delle Dolomiti in 50 giorni. Dislivello in salita pari a 88.600 m. e 770 km in mtb per effettuare i trasferimenti tra i 17 gruppi montuosi.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
2008
LINEA 4.000 - PRIMA ASSOLUTA - Il concatenamento di tutte le vette degli 82 "quattromila" delle Alpi in soli 60 giorni. Tutti i trasferimenti effettuati in bici o con gli sci.
![](https://franconicolini.it/wp-content/uploads/2023/02/ico_concatenamenti.png)
2018
LOS PICOS - La salite delle 13 montagne più alte delle Ande Sud-americane, oltre i 6.500 metri, compiute in continuità. Circa 26.000 di dislivello in 50 giorni.
1989
VIA DOLOMIEU - Il concatenamento di 13 cime della catena centrale del Brenta in 13 ore e 30 minuti.
2002
CHO-OYU SPRINT - Prima salita veloce (senza ossigeno o portatori) ad uno dei 14 ottomila della Terra. Dopo circa 20 giorni di acclimamento al campo base Franco parte di notte, dal campo base al campo due in sole quattro ore e mezza. Dopo una sosta in condizioni meteo proibitive, parte alle 6.30 per la vetta che raggiunge alle 13.30 e a sera torna al campo base.
2006
BROAD PEAK NON STOP - Ascesa ad un ottomila senza portatori per l'alta quota, senza ossigeno, senza campi intermedi e, soprattutto, nell'arco delle 24 ore.
2007
DOLOMITI 106 - PRIMA ASSOLUTA - Il concatenamento delle 106 vette dei "tremila" delle Dolomiti in 50 giorni. Dislivello in salita pari a 88.600 m. e 770 km in mtb per effettuare i trasferimenti tra i 17 gruppi montuosi.
2008
LINEA 4.000 - PRIMA ASSOLUTA - Il concatenamento di tutte le vette degli 82 "quattromila" delle Alpi in soli 60 giorni. Tutti i trasferimenti effettuati in bici o con gli sci.
2018
LOS PICOS - La salite delle 13 montagne più alte delle Ande Sud-americane, oltre i 6.500 metri, compiute in continuità. Circa 26.000 di dislivello in 50 giorni.